Currier e Ives

Currier and Ives era uno studio di stampa di incisioni americano fondato da Nathaniel Currier (1813–1888) e James Merritt Ives (1824–1895) nel 1835 a New York. Nathaniel Currier ha iniziato la sua carriera come incisore presso Stodart & Currier prima di fondare la sua azienda, N. Currier, che produceva litografie di attualità. Quest'ultimo ebbe un iniziale modesto successo con la sua incisione "Ruins of the Planter's Hotel, New Orleans" nel 1835, ma sfonda davvero con la litografia "Awful Conflagration of the Steam Boat Lexington" nel 1840, che gli portò un grande successo e lo portò a pubblica una litografia a settimana sul quotidiano "Sun" di New York. Nel 1852, Currier assunse come contabile suo cognato James Ives, che apportò una significativa modernizzazione al processo di produzione. Nel 1857, dopo aver sublimato il suo contributo, Currier lo rende suo socio, formando così il noto laboratorio Currier & Ives. Quest'ultimo conobbe una crescita fenomenale, producendo più di un milione di litografie dipinte a mano raffiguranti scene di vita americana, fino alla chiusura del laboratorio nel 1907.

Le opere di Currier e Ives sono caratterizzate dalle loro litografie, che erano riproduzioni di immagini popolari nell'America del XIX secolo. Lo slogan del workshop, "Editori di immagini economiche e popolari", riflette l'intenzione di rendere l'arte accessibile al grande pubblico. Le litografie prodotte da Currier e Ives si distinguono per la loro varietà di soggetti che catturano lo spirito e i paesaggi di un'America in crescita - questo include scene boscose, corse di cavalli, nonché eventi importanti come la guerra di Secessione. Le stampe erano dipinte a mano, spesso da donne immigrate, e raffiguravano immagini di vita quotidiana, eventi stagionali e ritratti di personaggi storici. La tecnica litografica consentiva anche di realizzare opere a colori, innovativa per l'epoca. Nonostante la qualità popolare di queste opere, nelle litografie del sito si avverte una sensibilità artistica e un evidente senso compositivo.

Currier e Ives hanno avuto un impatto immenso sull'arte e sulla cultura americana, grazie alla loro capacità di catturare e trasmettere lo spirito dei tempi attraverso immagini accessibili. Al loro apice, crearono una connessione tra l'arte e il pubblico in generale, aprendo la strada ad altri movimenti artistici che enfatizzavano il realismo e la vita quotidiana. L'eredità di Currier e Ives può essere vista anche nella cultura popolare, con le loro opere incorporate in varie forme di media, tra cui letteratura e film, come menzionato nel lavoro di Philip K. Dick, "Do Androids Dream of Electric Sheep?" ". Inoltre, il loro approccio all’arte stampata e la loro attenzione ai temi quotidiani hanno ispirato molti artisti e illustratori nel corso dei decenni, rendendoli pionieri nel campo dell’arte di massa.

Durante il suo periodo attivo, Currier e Ives parteciparono a numerose mostre importanti, comprese mostre delle loro litografie che mettevano in risalto l'America e i suoi diversi paesaggi. Le opere di Currier e Ives sono ora esposte in numerosi musei negli Stati Uniti, tra cui lo Smithsonian American Art Museum e la National Gallery of Art. Una famosa mostra si è tenuta allo Smithsonian Institution nel 2003 per celebrare il bicentenario di Nathaniel Currier, evidenziando l'impatto del loro lavoro sull'identità americana. Inoltre, le mostre itineranti continuano a mostrare l’importanza del laboratorio nella storia dell’arte americana, rivelandone la rilevanza storica e contemporanea.