Maria Helena Vieira da Silva

Maria Helena Vieira da Silva è una pittrice portoghese nata il 13 giugno 1908 a Lisbona e morta il 6 marzo 1992 a Parigi. Ha iniziato a studiare disegno e pittura alla Scuola di Belle Arti di Lisbona all'età di undici anni. Prima di compiere vent'anni, beneficia dell'insegnamento di diversi maestri, in particolare Fernand Léger e Charles Dufresne, e impara la scultura con Antoine Bourdelle. Nel 1928 si trasferì a Parigi, dove sposò nel 1930 il pittore ungherese Árpád Szenes, e nel 1956 divenne cittadina francese naturalizzata. Dopo un soggiorno in Brasile durante la seconda guerra mondiale, tornò a Parigi nel 1947, dove stabilì la sua officina. La sua opera principale, "Interno rosso", dipinta nel 1951, illustra il suo movimento verso l'astrazione geometrica. La sua arte, influenzata dal cubismo e dal post-cubismo, evidenzia composizioni dense e complesse che esplorano i temi dello spazio, delle architetture labirintiche e delle occupazioni urbane. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Grand Prix National des Arts nel 1966, ed è diventata la prima donna a ricevere questo riconoscimento in Francia. Vieira da Silva morì a Parigi all'età di 83 anni, lasciando una significativa eredità artistica.

Il lavoro di Maria Helena Vieira da Silva è caratterizzato dall'esplorazione delle percezioni dello spazio e della realtà attraverso composizioni astratte che appaiono sia dinamiche che strutturate. La sua pittura incorpora spesso elementi di mosaico e reti complesse che evocano paesaggi urbani o sistemi di vita. Crea opere con una tavolozza di colori ristretta, privilegiando i toni della terra e le sfumature del blu, creando un'atmosfera allo stesso tempo calmante e angosciante. I suoi dipinti dimostrano una padronanza della prospettiva, giocando su ambiguità spaziali e forme frammentate. I suoi temi ricorrenti includono luoghi di passaggio come porti, incroci e strade, spesso intrecciati in una narrazione visiva dove il tempo sembra sospeso. Riesce a trasformare elementi quotidiani in metafore di una ricerca esistenziale, facendo riflettere lo spettatore sul proprio posto e sul proprio viaggio nel mondo.

L'impatto di un'artista come Vieira da Silva come donna pioniera nel campo dell'arte astratta è innegabile. Ha aperto la strada ad altre artiste in un ambiente largamente dominato dagli uomini. Attraverso il suo stile e la sua visione unici, ha contribuito all'evoluzione del movimento del paesaggio astratto ed è considerata una delle figure principali della Scuola di Parigi. Le sue opere sono oggi esposte nei più importanti musei del mondo, come il Museo Nazionale d'Arte Moderna di Parigi e il Museo d'Arte Moderna di New York, a testimonianza della sua vasta influenza. Inoltre, la Fondazione Árpád Szenes-Vieira da Silva di Lisbona, istituita per promuovere il suo lavoro e quello di suo marito, testimonia la sua eredità duratura. Grazie al suo contributo, le artiste donne sono ora meglio riconosciute nella storia dell'arte e la sua visione continua a ispirare nuove generazioni di creatori.

Maria Helena Vieira da Silva ha esposto in tutto il mondo e le sue opere sono state presentate in importanti mostre. Nel 1954 partecipa alla Biennale di Venezia, momento chiave della sua carriera. Nel 1988, una mostra personale al Grand Palais di Parigi segnò un punto di svolta, poiché divenne la prima pittrice a beneficiare di tale riconoscimento durante la sua vita. Le sue opere continuano ad essere celebrate in mostre retrospettive, come quella organizzata al Museo Cantini di Marsiglia nel 2022, e al Museo di Belle Arti di Digione nel 2023. Una mostra significativa, dal titolo “L'envolée lyrique, Paris 1945- 1956», presentato al Museo del Lussemburgo, illustra il suo contributo al modernismo attraverso alcune delle sue creazioni emblematiche. Le continue retrospettive della sua carriera evidenziano non solo il suo talento singolare ma anche la sua influenza sul panorama artistico internazionale, rafforzando il suo posto nella storia dell'arte contemporanea.