Marco Rothko

Mark Rothko, nato Markuss Rotkovičs il 25 settembre 1903 a Daugavpils, in Lettonia, è uno dei pilastri dell'espressionismo astratto americano. Figlio di una famiglia ebrea, Rothko emigrò negli Stati Uniti con la sua famiglia nel 1913 per sfuggire ai pogrom. Dopo una prima educazione a Portland, dove suo padre morì poco dopo il loro arrivo, continuò gli studi alla Lincoln High School e poi alla Yale University. Nel 1929 divenne insegnante di disegno e nel 1934 co-fondò la Artist Union a New York. Sebbene adottò il nome Mark Rothko nel 1940, fu negli anni '50 che ottenne un crescente riconoscimento grazie ai collezionisti e ad un viaggio stimolante in Europa. Rothko sviluppa il suo stile unico, concentrandosi sull'uso del colore per risvegliare emozioni profonde. Le sue opere, spesso caratterizzate da vibranti campi di colore, sono progettate per fornire un'esperienza introspettiva e spirituale. Gli anni Sessanta sono segnati da commissioni prestigiose, tra cui quella della Cappella Rothko a Houston, che incarna la sua ricerca di elevazione spirituale. Dopo i suoi successi critici, Rothko affrontò difficoltà personali e professionali culminate nel suo suicidio nel 1970 a New York, un atto tragico che segnò la sua incessante ricerca di significato attraverso l'arte.

Il lavoro di Mark Rothko è emblematico del suo approccio altamente introspettivo ed emotivo. Il suo stile di pittura, soprannominato "Color Field Painting", si basa su aree piatte di colore applicate sulla tela, spesso in strati sovrapposti che creano superfici vibranti e talvolta monocromatiche. Rothko evita deliberatamente forme figurative e narrative a favore degli effetti cromatici, ricercando in ciascuno dei suoi dipinti una dimensione spirituale e contemplativa. Le sue opere sono costruite attorno a campi di colore che sembrano pulsanti, spesso intrecciati con confini vaghi. Questo metodo mira a creare un'interazione tra la tela e lo spettatore, incoraggiando quest'ultimo a proiettare se stesso e a provare le emozioni universali dei dipinti come tristezza, estasi e malinconia. I colori precisi e le composizioni pulite di Rothko, contrassegnate dalla loro profondità e sottigliezza, mirano a evocare risposte psicologiche ed emotive, raggiungendo così una comunione tra l'arte, lo spettatore e uno spazio spirituale. Le sue opere, lungi dall'essere semplici composizioni, diventano luoghi di esperienza in cui gli spettatori possono impegnarsi in una riflessione interiore, mettendo in discussione la propria esistenza e il loro rapporto con la trascendenza.

L'impatto di Mark Rothko sull'arte moderna è immenso ed è evidente attraverso i suoi contributi all'espressionismo astratto e alla pittura contemporanea. Artisticamente, Rothko ha ridefinito le possibilità del colore, dello spazio e dell'emozione nell'arte. Le sue idee hanno influenzato profondamente generazioni di pittori e continuano a ispirare gli artisti oggi. Al di là della pittura, il suo lavoro solleva importanti domande sull'arte come esperienza interiore, e numerosi saggi contemporanei e notizie d'arte esplorano la sua influenza attraverso le discipline, dalla psicologia alla filosofia dell'arte. Rothko introdusse anche l’idea che l’arte può funzionare come esperienza spirituale e responsabile, una dimensione spesso trascurata nei movimenti artistici precedenti. Il suo approccio ha incoraggiato un dialogo sul ruolo dell'arte nella società e nell'individuo, portando a un più profondo apprezzamento dell'esperienza umana attraverso l'arte. Infine, dopo la sua morte, fu fondata la Cappella Rothko a Houston, che divenne non solo uno spazio per esporre le sue opere, ma anche un luogo di pace e meditazione che accoglieva migliaia di visitatori ogni anno, rafforzando l'idea che la sua eredità trascende la semplice estetica.

Le presentazioni del lavoro di Mark Rothko in tutto il mondo sono state pietre miliari importanti nell'apprezzamento della sua arte. La sua prima grande mostra fu al Museum of Modern Art (MoMA) di New York nel 1961, stabilendo Rothko come una figura centrale nell'Espressionismo astratto. Nel 1999, una retrospettiva al Museo d'Arte Moderna di Parigi gli ha reso omaggio, evidenziando la portata del suo lavoro nel contesto europeo. Altre mostre importanti includono 'Rothko. The Late Series' alla Tate Modern di Londra nel 2008, che esplora i suoi ultimi lavori. Nel 2011-2012, 'Rothko in Britain' alla Whitechapel Gallery di Londra ha illustrato il suo impatto sugli artisti britannici. Più recentemente, nel 2023, il programma "Mark Rothko" presso la Fondazione Louis Vuitton a Parigi rafforza la rinnovata influenza e interesse per il suo lavoro. La Cappella Rothko a Houston, che ospita molte delle sue opere commissionate, è stata anche un luogo espositivo iconico, attirando persone curiose e in cerca di uno spazio sacro dedicato alla contemplazione della sua arte. Queste mostre non sono solo serie di opere, ma piuttosto spazi in cui viene stimolata l'interazione tra arte e pubblico, richiamando l'obiettivo di Rothko di provocare una riflessione spirituale ed emotiva.