Rita Angus

Rita Angus, nata Henrietta Catherine Angus il 12 marzo 1908 a Hastings, in Nuova Zelanda, è considerata una delle figure più importanti dell'arte neozelandese del XX secolo. Era la prima di sette figli di William McKenzie Angus e Ethel Violet Crabtree. Nel 1921 la famiglia si trasferì a Palmerston North, dove Rita studiò alla Palmerston North Girls' High School, prima di continuare il suo percorso artistico presso la Ilam School of Fine Arts dell'Università di Canterbury dal 1927. Sebbene non completò i suoi studi, la sua l'apprendimento artistico continuò fino al 1933, esplorò diversi stili, in particolare quelli del Rinascimento e le arti del Medioevo.

Nel 1930 sposò l'artista Alfred Cook, ma il loro matrimonio fu di breve durata e si separarono nel 1934. Dopo il divorzio, Rita adottò lo pseudonimo di "Rita McKenzie" a causa dell'abbandono del suo precedente nome. Si stabilì principalmente a Christchurch negli anni '30 e '40. Tuttavia, problemi di salute mentale la portarono ad essere istituzionalizzata nel 1949, anche se trovò la guarigione a Waikanae e Wellington alla fine degli anni '50. La sua carriera fu segnata dall'esplorazione profonda dei paesaggi della Nuova Zelanda ritratti dei suoi contemporanei. Rita Angus morì il 25 gennaio 1970 di cancro alle ovaie a Wellington, lasciando un'eredità artistica duratura.

Il lavoro di Rita Angus è caratterizzato da una fusione unica di stili, fondendo influenze del cubismo e dell'arte bizantina, cercando al contempo di stabilire uno stile distintamente neozelandese. È conosciuta soprattutto per i suoi paesaggi colorati, i ritratti vivaci e le scene che esprimono un forte senso di personalità. Le sue opere sono caratterizzate dall'uso di colori decisi e forme pulite. Tra i suoi pezzi più famosi c'è "Cass" (1936), che raffigura le montagne e la stazione Cass in audaci aree pianeggianti di colore, guadagnandosi un posto speciale nel cuore dei neozelandesi. Angus espresse le sue idee pacifiste anche attraverso opere come "Rutu", che simboleggia la pace. I suoi ritratti, come "Testa di un ragazzo Maori" (1938) e "Ritratto (Betty Curnow)" (1942), rivelano la sua capacità di catturare la profondità delle personalità dei suoi soggetti, spesso andando oltre la mera rappresentazione. Negli anni '60 si dedica anche alla pittura di un murale commemorativo per la Napier Girls' High School, un omaggio agli studenti colpiti dal terremoto del 1931. In breve, il suo lavoro è un'esplorazione sistematica di luce, forme ed emozioni.

Rita Angus è ampiamente riconosciuta come una delle pioniere dell'arte moderna in Nuova Zelanda. Il suo stile distintivo, così come la sua capacità di comunicare i suoi pensieri attraverso l'arte, hanno ispirato molti artisti e contribuito a plasmare la scena artistica neozelandese. Riuscì ad affermarsi in un ambiente dominato dagli uomini e aprì la strada alle future generazioni di artiste. Attraverso le sue opere, Angus ha catturato l'essenza della cultura neozelandese, toccando sia i paesaggi che le persone. Il suo impatto si estende oltre la sua stessa produzione artistica: ha partecipato a eventi chiave del mondo dell'arte ed è stata protagonista di numerose mostre internazionali, mettendo l'arte neozelandese sulla mappa globale. Recentemente, la sua retrospettiva, “Rita Angus: Life and Vision”, ha celebrato il suo centenario, una mossa che testimonia la sua tenacia nel mondo dell'arte contemporanea e l'importanza che il suo lavoro continua a ricoprire. Angus è una figura iconica, simbolo di autenticità e fervore artistico.

Durante la sua carriera, Rita Angus ha partecipato a numerose mostre che hanno consolidato il suo posto nel mondo dell'arte. La sua prima mostra fu nel 1930 alla Canterbury Society of Arts. Era anche membro di un gruppo influente, The Group, che presentò il suo lavoro nel 1932. Una delle sue opere principali, "Cass", fu esposta alla Mostra nazionale del Centenario dell'arte neozelandese nel 1940, consolidando la sua reputazione. Nel 1957 tiene la sua prima mostra personale al Wellington Art Centre, seguita da altre mostre personali negli anni successivi. Nel 1965 il suo lavoro fu presentato al Commonwealth Institute di Londra, mettendo in risalto l'arte contemporanea neozelandese. Nel 1969, le sue opere furono condivise con il mondo presso la Smithsonian Institution di Washington, DC. Il centenario della sua nascita è stata l'occasione per una grande retrospettiva al Museo della Nuova Zelanda nel luglio 2008, permettendo ai visitatori di scoprire alcune delle sue opere meno conosciute così come le sue opere emblematiche. Queste mostre non solo celebrarono la sua carriera, ma servirono anche a ricordare l'importanza del suo contributo all'arte neozelandese.