Emily Carr

Emily Carr, nata il 13 dicembre 1871 a Victoria, British Columbia, Canada, è una nota pittrice e scrittrice canadese, famosa per le sue opere che illustrano i paesaggi della Columbia Britannica e l'arte totem delle Prime Nazioni. Nel 1910 si recò in Francia per studiare pittura e incontrò artisti influenti dell'epoca, apprendendo le tecniche davanti alla tela. Nonostante un inizio di carriera difficile, Carr era profondamente interessato alle culture indigene, creando opere a loro dedicate. Tornò in Canada nel 1912 dopo aver visitato molti villaggi indigeni per catturare la loro cultura attraverso la pittura. La sua carriera raggiunse una svolta nel 1927 quando fu invitata a esporre le sue opere, che le permisero di farsi un nome nella comunità artistica canadese. Negli ultimi anni della sua vita si dedicò alla scrittura, producendo diversi lavori autobiografici. Morì il 2 marzo 1945 a Victoria, lasciando un'eredità artistica di inestimabile valore.

Le opere di Emily Carr sono caratterizzate dal fascino per la natura, le foreste e la cultura indigena. Utilizzando colori vivaci e tecniche impressioniste in particolare, riesce a catturare la maestosità dei paesaggi canadesi ed esprimere attraverso la sua pittura una profonda spiritualità. Carr incorpora anche elementi di simbolismo ed espressionismo, aggiungendo una dimensione mistica alle sue raffigurazioni. I suoi dipinti, spesso influenzati dalle tecniche Fauve apprese in Francia, dimostrano il suo desiderio di esplorare l'iconografia delle Prime Nazioni. Infatti, raffigura totem e altri simboli di queste culture con l’obiettivo di preservarne il patrimonio di fronte alla modernizzazione e alla crescente occidentalizzazione. Dopo il 1932 si dedica ai paesaggi astratti dove esprime temi di spiritualità e identità attraverso il prisma della natura.

Emily Carr è una delle prime artiste moderne in Canada, giocando un ruolo fondamentale nel riconoscimento dell'arte indigena e nell'esplorazione di una nuova estetica nell'arte canadese. La sua associazione con il Gruppo dei Sette è stata determinante nella sua evoluzione artistica, permettendole di prendere coscienza delle tendenze moderne pur rimanendo profondamente radicata nella sua eredità canadese. L'eredità di Emily Carr sopravvive attraverso le sue opere, che continuano ad essere esposte in prestigiose gallerie in Canada e a livello internazionale. Ha anche aperto la strada ad altri artisti canadesi, in particolare alle donne, per esprimersi liberamente e attingere alle proprie identità per creare opere significative. I suoi libri autobiografici arricchiscono anche la nostra comprensione del suo viaggio, discutendo temi legati alle culture indigene e alla sua resilienza di fronte alle sfide della sua carriera. Oggi è celebrata come un'icona della storia dell'arte canadese e la sua influenza continua, ispirando nuove generazioni di artisti.

Emily Carr ha presentato numerose mostre durante la sua carriera. Notevoli mostre personali includono la "Mostra di Emily Carr" alla Vancouver Art Gallery nel 1938 e "Emily Carr: Her Paintings and Sketches" nel 1945-1946 alla Art Gallery of Ontario e in altre gallerie in Canada. Nel 1971, una mostra centenaria alla Vancouver Art Gallery segnò il centenario della sua nascita. Altre mostre significative includono "Emily Carr: Sky Paintings" nel 1982, così come "Emily Carr: New Perspectives on a Canadian Legend", tenutasi tra il 2006 e il 2008, che ha rivalutato la sua eredità artistica. Carr partecipò anche a mostre collettive, come il Gruppo dei Sette nel 1930 e la "Mostra di arte canadese della costa occidentale - Nativa e moderna" nel 1927, che furono cruciali per stabilire la sua reputazione nella comunità artistica. Il suo contributo all'arte canadese è celebrato oggi da istituzioni come la National Gallery of Canada e la Vancouver Art Gallery.