John Hopner

John Hoppner nacque il 4 aprile 1758 nel quartiere londinese di Whitechapel, da una famiglia di origine tedesca. Sua madre lavorava a Buckingham Palace. Giovane talentuoso, divenne corista alla Chapel Royal dove il suo talento per il disegno attirò l'attenzione dell'entourage del re Giorgio III, che gli concesse una borsa di studio per studiare belle arti. Hoppner entrò alla Royal Academy nel 1775 e vinse diverse medaglie, inclusa una medaglia d'oro nel 1782 per un dipinto storico. La sua carriera decollò dopo la sua prima mostra alla Royal Academy nel 1780, dove si dedicò rapidamente al genere del ritratto, attratto dalla sua redditività. La sua reputazione crebbe, in particolare tra l'aristocrazia britannica, rendendolo un ritrattista preferito, spesso in competizione con Thomas Lawrence . Hoppner, che fu influenzato anche da Joshua Reynolds , fu spesso in contatto con figure reali, come il Principe di Galles, di cui dipinse diversi ritratti. È anche noto per le sue interazioni con artisti come Thomas Gainsborough . Sposato con Phoebe Wright, ha avuto cinque figli. Morì il 23 gennaio 1810, lasciando una ricca eredità artistica.

Il lavoro di John Hoppner si concentra principalmente sulla ritrattistica, caratterizzata da una tecnica di posa che cattura non solo la somiglianza fisica, ma anche il carattere e la personalità dei soggetti. La sua tavolozza è riconosciuta per la sua luminosità e calore, evidenziando un acuto senso della consistenza e dei materiali. Hoppner è apprezzato anche per la sua capacità di orchestrare composizioni dinamiche, capaci di catturare l'attenzione e comunicare le emozioni dei modelli. Anche se occasionalmente toccava altri temi come la storia mitologica, i suoi soggetti preferiti erano figure dell'aristocrazia e dell'alta società, nonché membri della famiglia reale. Il suo stile mostra una marcata influenza di Reynolds, con particolare finezza nella resa dei costumi e dei drappeggi. I ritratti che ha dipinto, come "L'onorevole Elizabeth Ingram", rivelano il suo talento per il colore e la luce, combinandosi in un insieme coeso che attira lo sguardo. Hoppner sperimentò anche il mezzo dell'incisione, contribuendo alla diffusione della sua arte.

John Hoppner rimase una figura influente nella pittura britannica, particolarmente visibile nel campo della ritrattistica. Il suo stile ha aperto la strada a un maggiore apprezzamento della capacità dei ritrattisti di catturare esseri viventi, provocando una nuova visione della ritrattistica. Sebbene abbia dovuto affrontare la concorrenza di Thomas Lawrence all'inizio del secolo, il lavoro di Hoppner continua a essere studiato e celebrato per la sua capacità di combinare realismo e sensibilità nella rappresentazione. I suoi ritratti sono presenti in diverse collezioni reali e musei, confermando la sua importanza nella storia dell'arte britannica. Hoppner ha anche contribuito alla stampa e alla pubblicazione di opere che hanno contribuito a rendere popolare la ritrattistica e renderla accessibile a un pubblico più ampio. La sua capacità di coniugare il talento tecnico con la comprensione psicologica dei soggetti influenzò le generazioni di ritrattisti che seguirono, stabilendo uno standard di qualità nella rappresentazione di figure eminenti.

John Hoppner espose per la prima volta alla Royal Academy nel 1780 e divenne un espositore regolare per tutta la sua carriera. I suoi ritratti venivano spesso esposti in mostre annuali e ricevevano recensioni entusiastiche. Un punto culminante della sua carriera fu l'esposizione delle grandi opere della fine del XVIII secolo, dove i suoi ritratti del Principe di Galles e di altri reali consolidarono davvero la sua reputazione. Nel 1803 Hoppner pubblicò "Una serie di ritratti di donne", dove raccolse alcune delle sue migliori opere sotto forma di incisioni. Inoltre, i suoi ritratti sono stati esposti in vari musei in tutto il Regno Unito, come la National Portrait Gallery e il Victoria and Albert Museum, che ospitano ancora molte delle sue opere principali. Mostre e retrospettive postume hanno continuato a evidenziare il suo impatto e la sua importanza nella sfera artistica, ampliando ulteriormente il suo riconoscimento oltre i confini britannici.