Etichetta

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Taki 183

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“Tag” di Taki 183, realizzata nel 1970, è un'opera emblematica della street art, affascinante per la sua capacità di ridefinire il paesaggio urbano attraverso i graffiti. L'opera si riferisce ad un atto creativo di affermazione su una superficie di mattoni.

Œuvre protégée par le droit d'auteur

Cette œuvre est actuellement protégée par le droit d'auteur et n'est pas disponible à la vente. Elle est présentée uniquement à des fins éducatives et culturelles.

A proposito del lavoro

Description

"Tag" è un'opera iconica di street art, che illustra perfettamente la cultura dei graffiti fiorita negli anni '70. Creato da Taki 183, questo pezzo si distingue per il suo uso audace di uno spazio in mattoni. L'etichetta, tipicamente firmata dall'artista, si presenta come un grido di battaglia in un ambiente urbano spesso austero. Attraverso il suo stile minimalista, Taki 183 cattura l'essenza delle esigenze personali e collettive. La struttura ruvida delle pareti in mattoni aggiunge una dimensione tattile alla stanza, conferendole profondità visiva e artistica. L'approccio diretto e urbano dei graffiti ha permesso di stabilire un dialogo tra arte e spazio pubblico, trasformando l'ordinario in straordinario. Coltivando messaggi potenti che si adattano allo spazio urbano, Taki 183 fa una critica sociale arricchendo allo stesso tempo la cultura visiva del suo tempo. Pietra e mattoni, simboli di permanenza e di lotte, accolgono il suo messaggio effimero, creando così un contrasto evocativo che sfida lo spettatore a mettere in discussione il patrimonio dell'arte urbana.

Contexte

Alla fine degli anni ’60 e ’70, i graffiti emersero come forma d’arte di espressione urbana, spesso associata a movimenti di ribellione ed emancipazione. Taki 183 si inserisce in questo contesto, affermandosi come uno dei pionieri dei graffiti a New York. Con “Tag”, l'artista si appropria dei muri della città per esprimere la sua voce e quella della sua generazione, ampliando l'ambito convenzionale dell'arte collocandola nel cuore della strada. A quei tempi la tag non si limitava semplicemente alla firma di un artista, ma rappresentava un incrocio di cultura, identità e protesta. L’opera riecheggia un momento di trasformazione sociale in cui i giovani cercavano di rivendicare il loro posto in un mondo in rapido cambiamento. Reinterpretando i muri spesso trascurati in dipinti viventi, Taki 183 inserisce il suo lavoro in un movimento più ampio che richiede la visibilità e il riconoscimento degli artisti di strada.

Caractéristiques

  1. Titolo: Etichetta
  2. Artista: Taki183
  3. Data: 1970
  4. Stile: arte di strada
  5. Genere: Graffiti
  6. Dimensioni: non specificate
  7. Parole chiave: muratura, mattone, muro di pietra
  8. Diritto d'autore: Taki 183

Interprétation

L'opera “Tag” va oltre un semplice giardino di parole adagiato su un muro di mattoni; è una riflessione sull’identità e sull’appartenenza. Taki 183 usa il suo tag per rivendicare spazio in un ambiente urbano dove voci e presenze sono spesso emarginate. Ogni pennellata incarna un'affermazione di esistenza che sfida il silenzio dei muri. Questo fatto ci ricorda che ogni tag, ogni graffito ha una sua storia, le sue influenze e il suo significato, specchio fedele del territorio. Adottando i graffiti come mezzo di espressione, Taki 183 fa eco alla lotta per un più ampio riconoscimento dell’arte attraverso il prisma dello spazio pubblico. Il lavoro richiede anche di ridefinire il paesaggio urbano, evidenziando la realtà spesso trascurata delle esperienze vissute all’interno della città. È un invito a prendere coscienza dell'impatto della street art sulla nostra percezione dell'ambiente, rivelando le narrazioni dietro le accoglienti facciate dei muri che oltrepassiamo ogni giorno.

Informazioni sull'artista

Taki 183

Taki 183

Artista certificato

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Viste

Taki 183, il cui vero nome è Demetrius, è uno street artist americano nato in Grecia. Da bambino emigrò negli Stati Uniti, stabilendosi a New York. Fu nel quartiere di Washington Heights che sviluppò la sua pratica artistica e divenne uno dei pionieri dei graffiti newyorkesi. Lo pseudonimo 'Taki' deriva dal diminutivo 'Demetraki', mentre il numero '183' si riferisce al suo indirizzo nel quartiere. Tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70, iniziò ad affiggere il suo nome sui muri e negli spazi pubblici, un atto che...

Recensioni e discussioni

Discussione critica

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4.8
127 recensioni
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10%
3★
3%
2★
1%
1★
1%
Impatto emotivo
4.9
Composizione
4.8
Originalità
4.9
Tecnico
4.7

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